L’alternanza scuola lavoro e i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) rappresentano importanti iniziative nell’ambito della scuola italiana.
In questo articolo, vedremo cosa si intende per alternanza-scuola lavoro e come si è arrivati al PCTO.
Vedremo, inoltre, come queste iniziative abbiano contribuito a creare un ponte tra la scuola e il mondo del lavoro, preparando gli studenti a sfide e opportunità future.
Indice
- Alternanza scuola lavoro
- PCTO: Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento
- Alternanza scuola lavoro e PCTO: conclusioni
- Alternanza scuola lavoro: domande frequenti
- Approfondimenti
Alternanza scuola lavoro
L’alternanza scuola lavoro (ASL) consente agli studenti di acquisire competenze pratiche e conoscenze nel mondo del lavoro, integrando l’esperienza scolastica con periodi di formazione presso aziende, enti o istituzioni.
Normativa di riferimento
L’ASL è stato introdotta con la Riforma Moratti (L. 53/2003) e attuata con il D. Lgs. 77/2005, con l’obiettivo di sviluppare competenze spendibili nel mondo del lavoro, collegare la formazione in classe all’esperienza pratica e creare un legame tra le scuole e il lavoro.
I percorsi di alternanza sono progettati dall’istituzione scolastica che stipula convenzioni con aziende, enti pubblici e privati.
L’alternanza scuola lavoro non costituisce rapporto individuale di lavoro.
I percorsi di alternanza possono essere programmati anche al di fuori del calendario scolastico e fanno parte del piano dell’offerta formativa.
I periodi di alternanza sono valutati e comportano il riconoscimento di crediti per la frequenza.
Alla fine di ogni percorso, viene rilasciata una certificazione che attesta le competenze acquisite durante l’alternanza.
Per quanto riguarda gli studenti con disabilità, essi sono valutati conformemente alla L. 104/1992.
Quanto dura l’Alternanza?
L’ASL, in origine facoltativa, è diventata obbligatoria con la L. 107/2015, imponendo un requisito minimo di almeno 400 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno degli istituti tecnici e professionali, e almeno 200 ore nel triennio dei licei.
PCTO: Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento
La L. 145/2018 ha rinominato l’ASL in “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento” (PCTO) a partire dall’anno scolastico 2018/2019.
I percorsi di PCTO prevedono un monte orario obbligatorio di almeno:
- 210 ore nei trienni degli istituti professionali;
- 150 ore nel secondo biennio e quinto anno degli istituti tecnici;
- 90 ore nel secondo biennio e quinto anno dei licei.
Questi percorsi hanno l’obiettivo di orientare gli studenti e promuovere lo sviluppo di competenze trasversali, tra cui quelle personali, sociali, di cittadinanza e imprenditoriali.
I percorsi sono inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) con l’obiettivo di orientare gli studenti verso il mondo del lavoro e la formazione continua.
I percorsi sono personalizzati e prevedono docenti tutor, sia interni sia esterni, per garantire il supporto e la valutazione.
Infine, durante l’esame di Stato, i candidati illustrano l’esperienza del PCTO e riflettono sul suo valore per le future opportunità di studio e lavoro, mentre i candidati esterni possono presentare esperienze simili attraverso relazioni o elaborati multimediali.
Alternanza scuola lavoro e PCTO: conclusioni
La L. 53/2003 ha introdotto l’alternanza scuola lavoro; successivamente, la L. 145/2018 ha riformato e rinominato l’ASL in PCTO con l’obiettivo di integrare le competenze trasversali e di orientamento professionale nel percorso scolastico degli studenti.
Alternanza scuola lavoro: domande frequenti
Quale legge introduce l’alternanza scuola lavoro?
L’alternanza scuola lavoro è stata introdotta dalla Riforma Moratti, attraverso la Legge 53/2003.
Quale legge introduce l’obbligo di alternanza scuola lavoro?
L’obbligo di alternanza scuola lavoro è stato introdotto con la legge n. 107 del 2015, comunemente nota come “La Buona Scuola”.
Come funziona l’alternanza scuola lavoro?
L’alternanza scuola lavoro prevede che gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado svolgano periodi di formazione presso aziende, enti o istituzioni, integrando così l’esperienza scolastica con competenze pratiche e conoscenze dirette del mondo del lavoro.
