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Apprendimento situato: apprendere attraverso l’esperienza!

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Questo articolo sull’apprendimento situato dà il via ad una serie di articoli sulle teorie dell’apprendimento.

In questo articolo approfondiamo la teoria dell’apprendimento situato. Prima di iniziare, però, è bene chiarire cosa si intende per apprendimento.

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Cosa si intende per apprendimento? 

L’apprendimento è un processo attraverso il quale gli individui acquisiscono nuove conoscenze, competenze, comportamenti, abilità o valori. 

Si verifica attraverso l’esperienza diretta, lo studio, l’insegnamento e l’osservazione, e può portare a una varietà di cambiamenti, sia a livello cognitivo che comportamentale. 

L’apprendimento non è solo la memorizzazione di informazioni, ma anche l’integrazione e l’applicazione di queste informazioni in contesti diversi.

Nel contesto scolastico, l’apprendimento assume varie forme e, nel corso degli anni, gli studiosi hanno proposto diverse teorie dell’apprendimento che approfondiremo in questa serie di articoli. 

Cosa si intende per apprendimento situato?

Immagina di imparare a guidare una bici: nessun libro o lezione teorica potrebbe sostituire il momento in cui sali sulla bici per la prima volta. 

È proprio questa esperienza pratica che caratterizza l’apprendimento situato, teoria sviluppata da Jean Lave ed Etienne Wenger. 

Questa teoria dà molta importanza al contesto e all’ambiente di apprendimento. 

Secondo questa prospettiva, l’apprendimento è in gran parte modellato e influenzato dal contesto sociale, culturale e fisico in cui si svolge.

L’apprendimento come partecipazione

Il situated learning poggia su un principio fondamentale, definito come apprendimento come partecipazione. 

Secondo questo principio, l’apprendimento è più efficace quando gli studenti sono coinvolti attivamente in ambienti reali e nelle attività di apprendimento, anziché ricevere passivamente informazioni astratte. 

Gli studenti sono incoraggiati a partecipare a compiti autentici, situazioni pratiche e attività di risoluzione dei problemi che richiedono l’applicazione delle conoscenze e delle competenze nel mondo reale.

Apprendimento situato e community of practice

Un aspetto centrale dell’apprendimento situato è la creazione di una comunità di pratica o community of practice.

All’interno della comunità di pratica gli individui collaborano attivamente per apprendere attraverso l’interazione sociale e la partecipazione condivisa. 

Questa comunità di pratica può assumere forme diverse, come gruppi di studenti che lavorano insieme per raggiungere un obiettivo comune, professionisti che condividono esperienze e conoscenze nel loro campo o apprendenti che si incontrano regolarmente per discutere argomenti specifici.

L’apprendimento situato a scuola

L’applicazione dell’apprendimento situato nel contesto scolastico comporta un approccio pedagogico che integra la conoscenza teorica con esperienze pratiche e significative. 

Per realizzare ciò è necessario creare attività che simulino situazioni reali e pertinenti, che promuovano una comprensione più profonda e l’applicazione pratica delle competenze acquisite. 

Nel contesto scolastico, l’apprendimento situato si può realizzare attraverso progetti collaborativi, studi interdisciplinari, e l’uso di scenari che simulano sfide reali. 

Questo approccio aiuta gli studenti a sviluppare abilità di pensiero critico, di problem solving e di collaborazione, preparandoli in modo più efficace per le sfide del mondo reale. 

Vantaggi dell’apprendimento situato

Il situated learning migliora la ritenzione e l’applicazione delle conoscenze, poiché gli studenti apprendono facendo e vedendo applicati i concetti teorici.

In secondo luogo, aumenta la motivazione e la partecipazione degli studenti, rendendo il processo di apprendimento più interessante. 

Questo tipo di apprendimento facilita anche lo sviluppo di competenze trasversali come il problem solving, il pensiero critico e le abilità comunicative. 

Inoltre, prepara meglio gli studenti per il mondo del lavoro, fornendo loro esperienze pratiche e reali.

Sfide e critiche all’apprendimento situato

Nonostante i numerosi vantaggi, l’apprendimento situato presenta alcune sfide e critiche. 

Una delle principali sfide è l’esigenza di risorse e strutture adeguate, come accesso a contesti reali di apprendimento e disponibilità di esperti del settore. 

Inoltre, potrebbe verificarsi incongruenze tra teoria e pratica, rendendo difficile per gli studenti collegare i concetti appresi in classe con le esperienze sul campo. 

Alcune critiche riguardano anche la standardizzazione dell’istruzione, poiché l’apprendimento situato può variare notevolmente a seconda dell’ambiente e delle opportunità disponibili, potenzialmente creando disparità nell’esperienza educativa degli studenti.

Esempi di apprendimento situato

Nelle scuole, l’apprendimento situato può assumere diverse forme. 

Un esempio può essere un progetto di scienze dove gli studenti creano un ecosistema in miniatura per studiare gli equilibri ambientali, applicando concetti di biologia, chimica e ecologia in un contesto pratico. 

Nelle lezioni di storia, gli studenti potrebbero partecipare a simulazioni storiche, dove assumono il ruolo di figure storiche per discutere e risolvere problemi del passato, approfondendo la loro comprensione degli eventi storici e delle loro implicazioni. 

In matematica, l’apprendimento situato può includere la progettazione e la costruzione di modelli per comprendere concetti geometrici o la gestione di un budget fittizio per imparare concetti finanziari. 

Nelle lingue, ciò può tradursi in attività come la messa in scena di opere teatrali o la conduzione di interviste, dove gli studenti praticano la lingua in scenari quasi reali. 

Inoltre, le collaborazioni con le imprese locali possono offrire agli studenti progetti pratici, come creare una campagna pubblicitaria o progettare un prodotto, collegando direttamente l’apprendimento scolastico con il mondo esterno. 

Questi esempi mostrano come l’apprendimento situato possa essere integrato nel curriculum scolastico, rendendo l’istruzione più dinamica, significativa e coinvolgente.

Conclusioni

L’apprendimento situato, proposto da Jean Lave ed Etienne Wenger, sottolinea l’importanza del contesto e dell’ambiente circostante nel processo di apprendimento, incoraggiando la partecipazione attiva in situazioni del mondo reale e la collaborazione all’interno di comunità di pratica.

L’apprendimento situato non è solo un’innovazione pedagogica, ma una necessità imposta dai tempi moderni in cui la tecnologia evolve sempre più rapidamente. 

Preparando gli studenti attraverso esperienze pratiche, contestualizzate e significative, possiamo prepararli meglio alle sfide del mondo reale, colmando il divario tra teoria e pratica. 

Con l’adozione e l’adattamento continuo di questa teoria, l’apprendimento può diventare più dinamico, coinvolgente e, soprattutto, più efficace nell’aiutare gli studenti ad affrontare le sfide contemporanee.

Domande per il ripasso

Che cos’è l’apprendimento situato?

L’apprendimento situato è una teoria sviluppata da Jean Lave ed Etienne Wenger che enfatizza l’importanza del contesto e dell’ambiente circostante nel processo di apprendimento. Si basa sull’idea che l’apprendimento è più efficace quando è integrato in situazioni reali, con una partecipazione attiva e collaborazione all’interno di comunità di pratica.

Qual è il principio fondamentale su cui si basa l’apprendimento situato?

Il principio fondamentale dell’apprendimento situato è definito come “apprendimento come partecipazione”. Questo principio sostiene che l’apprendimento è più efficace quando gli studenti partecipano attivamente in ambienti reali e in attività di apprendimento pratiche, piuttosto che ricevere passivamente informazioni astratte.

Che cos’è una community of practice?

Una “community of practice” è un gruppo in cui individui collaborano attivamente per apprendere attraverso l’interazione sociale e la partecipazione condivisa. 

Quali sono alcuni vantaggi del situated learning?

L’apprendimento situato migliora la ritenzione e l’applicazione delle conoscenze, aumenta la motivazione e la partecipazione degli studenti, e facilita lo sviluppo di competenze trasversali come il problem solving, il pensiero critico e le abilità comunicative. 

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